Quando sono stata a New York insieme ad Alessandra, non abbiamo assaggiato piatti particolarmente gustosi. Forse per via del nostro budget risicato che non ci ha permesso di frequentare i ristoranti migliori.
Eravamo andate in America perchè il nostro documentario “Pop Palestine. Salam Cuisine da Hebron a Jenin” era stato selezionato al “Boston Palestine Film Festival” e ci avevano invitate a presentarlo. Magari un giorno vi racconto anche dell’epico viaggio in macchina da Boston a New York, cosa che persone sane di mente non farebbero, soprattutto se si viene da Campi Bisenzio come ti può saltare in mente di entrare a New York nell’ora di punta senza neanche capire come scrivere le strade nel GPS, parlando un inglese da schifo ed avendo pure patologie psichiatriche da vertigini nell’attraversare ponti e claustrofobiche nell’attraversare tunnel! Fu un vero disastro!
Comunque, dopo aver provato le catene più famose per la colazione del mattino, giusto per immergersi nello spirito del “vero” newyorkese (con cui condividere un’acidità di stomaco fulminante a causa di tutte quelle tortini dall’aspetto tanto casalingo quanto falso più dei soldi del monopoli!) siamo andate alla ricerca di pasticcerie dove ci fosse all’interno qualcosa di simile ad una cucina o almeno ad un forno vero dietro al bancone. Si perchè, la sensazione che mi ha lasciato quel viaggio a New York è che quello che mangiavo non fosse stato cucinato, insomma come se non fosse passata al cibo l’energia delle mani di chi lo aveva preparato.
Finalmente, l’idea di casa e cucina l’ho provata una mattina avventurandoci nel Bronx. Nei nostri viaggi cerchiamo sempre di addentrarci fino alle periferie. Senza ficcare il naso in queste zone si rischia di portarsi a casa ricordi di città da cartolina, molto distanti dalla realtà e, sopratutto, di prestare il fianco a chi ha interesse a diffondere informazioni tramite immagini ed a pagare un biglietto molto caro: rendere finte, fuffa, di poco sentimento le nostre esperienze. Come se i nostri ricordi, i nostri sguardi, fossero il prezzo da pagare per entrare in un magnifico “Truman Show”.
Nel camminare per il Bronx siamo state letteralmente fulminate: odore di cibo, di zucchero, burro, impasto abbrustolito. Non ci potevamo credere, da 10 giorni sentivamo al massimo un odorino flebile che sapeva di “odorino riscaldato” e che aveva la durata direttamente proporzionale alla permanenza di quel cibo nel microonde. Siamo rimaste un’ora al bancone di quella pasticceria gestita da signore peruviane. Assaggiavamo una pastarella, poi un biscottone, poi un salato di pasta e formaggio. Insomma, nell’unico posto che in america non accetta carte di credito (il cartello alla cassa non lasciava dubbi “no credit cards, only cash”) abbiamo trovato qualcuno che cucinava: la cucina non fa credito a nessuno!
Ecco, tra le tante cose buone che abbiamo assaggiato quella mattina c’era anche un cheesecake, che ho ben memorizzato sulle mie papille gustative, e che qui vi ripropongo. Non è proprio uguale a quello delle signore del Bronx che non aveva la guarnizione di frutta ma solo la glassa di zucchero ma a parte questo si somigliano tanto tanto!
PER LA BASE DI BISCOTTO PER LA CREMA DI FORMAGGIO INGREDIENTI PER LA GLASSA INGREDIENTI PER LA COPERTURA DI FRUTTA Ingredienti per la base di biscotto Per preparare la base frullate in un robot, tipo tritacarne, i biscotti con il burro ammorbidito e lo zucchero. Rivestire con la carta una tortiera e versare l’impasto di biscotti pressandolo bene anche aiutandosi con un bicchiere (non stressate troppo il polso che poi vi fa male!). Biscottini ben frullati! Vai di tunnel carpale! 🙂 Preparare la crema di formaggio mescolando con le fruste elettriche o con quella classica (e vai ancora di polso!) tutti gli ingredienti iniziando dal formaggio con lo zucchero. Ingredienti per la crema di formaggio. Versare la crema di formaggio nella tortiera e cuocere nel forno preriscaldato a 170° per 50 minuti. Ripulire con l’indice la ciotola! Per la guarnizione potete usare la classica marmellata oppure cuocere a fiamma alta per qualche minuto i frutti di bosco con un cucchiaio di zucchero. Ingredienti per lo stratino finale. Per preparare la glassa basta mescolare bene insieme tutti gli ingredienti, spalmarla sulla cheesecake e rimettere la torta nel forno per altri 10 minuti. Lasciar raffreddare bene la torta per un paio di ore e poi guarnirla con la frutta. Metterla nel frigo per almeno un ora prima di gustarla. Cheesecake made in Bronx e un po' peruviano
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Ingredienti
200 gr di biscotti tipo digestive
80 gr di burro
1 cucchiaio di zucchero di canna
350 gr di formaggio spalmabile
80 gr di panna acida
2 uova
100 gr di zucchero a velo
1 cucchiaio di estratto di vaniglia (buono!)
1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata
100 gr di panna acida
1 cucchiaio di zucchero semolato
qui ci vuole solo un po’ di fantasia, la frutta di bosco che più vi piace!procedimento